Sul lato lungo del perimetro dell’asilo nido è collocata la casa popolare di Borgo Olivetti, un edificio a ballatoio su progetto di Figini e Pollini, databile intorno al 1939.
L’edificio è il primo costruito di un più vasto programma edilizio nazionale lanciato dall’Istituto fascista per le case popolari che a Ivrea vide la partecipazione attiva della Olivetti. Destinato ad accogliere 24 famiglie di dipendenti in alloggi distribuiti su 4 piani fuori terra, l’edificio è disposto lungo l’asse nord-sud, con le parti soggiorno e notte disposte lungo il lato meridionale e i servizi e i blocchi scale disposti sul lato opposto.
Il piano terra è caratterizzato da spazi di servizio, interrotti dalla ripetizione delle scale di ingresso che permettono l’arrivo ai ballatoi di distribuzione su cui si trovano gli ingressi agli appartamenti.
Le presenze arboree che occupano lo spazio tra la casa popolare e l’asilo nido sono contemplate nel progetto originario e in un successivo progetto del 1951, sempre di Luigi Figini.
La composizione formale dell’edificio è in sintonia con i modelli dell’architettura moderna internazionale degli anni Venti e Trenta riconducibili a figure geometriche semplici, contaminate nella casa popolare dalle culture costruttive e tipologiche locali, come mostra l’uso delle finiture in legno nelle balconate e i blocchi scala che riprendono soluzioni adottate nella corrente edilizia borghese. Molti degli elementi compositivi e dei caratteri architettonici della casa popolare sono entrati a far parte di soluzioni residenziali coeve nelle case per dipendenti, promosse dalla Sa.ce.po., la cooperativa dei dipendenti Olivetti.